Avviato un impianto dimostrativo di energy storage basato sulla ammoniaca

Siemens si sta preparando al lancio di un dimostratore di stoccaggio dell'energia tramite ammoniaca green, nell'Oxfordshire, UK.
Il progetto pilota da 1,5 milioni di sterline, sviluppato da Siemens in collaborazione con il Science and Technology Facilities Council, l'Università di Oxford e l'Università di Cardiff, ha sviluppato il primo dimostratore al mondo per mostrare il ciclo completo di energia rinnovabile, stoccaggio come ammoniaca (NH3) e conversione di nuovo in elettricità.
L'ammoniaca è già prodotta in grandi quantità, principalmente per fertilizzanti agricoli.
Gli impianti attuali di produzione di ammoniaca usano gas naturale o altre materie prime fossili per fornire l'energia necessaria per alimentare il processo di sintesi e come fonte di idrogeno. Di conseguenza, la produzione di ammoniaca con questi metodi rilascia grandi quantità di CO2.
Il dimostratore Siemens utilizza l'elettrolisi dell'acqua per fornire un rifornimento di idrogeno ed estrae l'azoto necessario dall'aria. Il sistema è progettato per utilizzare energia rinnovabile per fare questo e per combinare i due elementi in un consolidato processo Haber-Bosch per produrre ammoniaca. L'ammoniaca prodotta in questo modo può essere una fonte di energia immagazzinata  priva di emissioni di carbonio e di pratico utilizzo.

L'utilizzo di elettricità rinnovabile per produrre ammoniaca per la produzione di fertilizzanti può far risparmiare potenzialmente 40 milioni di tonnellate di CO2 ogni anno nella sola Europa e oltre 360 milioni di tonnellate in tutto il mondo.
L'ammoniaca può anche essere utilizzata come combustibile per i motori a turbogas che generano energia elettrica nei momenti in cui l'energia rinnovabile non è disponibile. Pertanto fornisce una soluzione per immagazzinare energia in quantità sufficienti, per un tempo sufficientemente lungo, per bilanciare le richieste significative di energia e la disponibilità di energia rinnovabile. Una volta bruciata, l'ammoniaca si trasforma in azoto e acqua e non comporta le emissioni di CO2 associate ai combustibili fossili.
Anche se la presenza di azoto nel carburante comporta la possibilità di ulteriori emissioni di NOx, la combustione di ammoniaca costituisce un'area attiva di ricerca e vi sono processi di riduzione catalitica selettiva ben collaudati e prontamente disponibili per rimuovere NOx dai gas di scarico.

L'ammoniaca viene già trasportata in cisterna su lunghe distanze via mare, consentendo esportazioni di energia a bassa emissione di carbonio verso paesi con limitate risorse rinnovabili locali. L'energia può quindi essere rilasciata sia nel modo tradizionale mediante combusitone in una turbina a gas che (mediante cracking) scindendola in azoto e idrogeno, utilizzando poi l'idrogeno in cellema combustibile (fuel cells), ad esempio per alimentare veicoli elettrici.

Il progetto dimostrativo fa parte del budget ddl progetto Innovate UK Decoupled Green Energy ed è stato finanziato con circa £500.000 da Siemens e un milione di sterline da Innovate UK.

[Tradotto da Modern Power Systems, giu-2018 pag.9]

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