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Visualizzazione dei post da settembre, 2018

Idrogeno - Italia e Snam firmano il documento Ue

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L'Italia ha firmato ieri a Linz, durante l'incontro informale dei ministri dell'Energia Ue, l' Hydrogen Initiative , un documento di indirizzo politico per favorire lo sviluppo dell'idrogeno sostenibile. Anche alcuni gruppi europei si sono impegnati, tra cui Snam, Fluxys, Engie, Gasunie. Il sottosegretario del Mise Davide Crippa ha partecipato all'incontro. Il Ministero dello Sviluppo Economico italiano spiega che tra gli obiettivi c'è quello di favorire il collegamento promettente tra elettricità , industria e settori della mobilità e di sviluppare la capacità di stoccaggio a breve e lungo termine delle energie rinnovabili attraverso l'idrogeno.

Piccole isole baciate dal Sole, imbrattate dal malgoverno

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Nonostante sia abbastanza evidente che energie rinnovabili come il fotovoltaico o l'eolico possano esprimersi al massimo in contesti come le piccole isole, si evidenzia come da Lampedusa a Pantelleria, dalle Eolie alle Egadi, la strada verso lo sviluppo sostenibile sia ancora lunga. Difatti, meno dell'1% dei consumi energetici di queste perle nel mare vengono soddisfatti da sole e vento, e pure sui rifiuti i ritardi sono pesanti. si sperava che il Decreto del 2017 potesse dare una spinta alle fonti rinnovabili, ma manca ancora la delibera dell'Autorita' per attuarlo. In teoria, le 20 piccole isole italiane potrebbero essere alimentate anche al 100% da fonti rinnovabili, deiventando un laboratorio ideeale delle soluzioni verdi ed un esempio da imitare nel Mediterraneo, cosi' come accade ad altre isole nel mondo, dalle Ebridi alle Canarie. Le isole nostrane, invece, vanno quali esclusivamente a gasolio e meno dell'1% dei loro consumi sono soddisfatti da sole e

La nuova energia che sommergerà il Carbone

Nonostante la caccia alle streghe verdi condotta dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, anche negli USA gli impianti di produzione di carbone e le centrali nucleari a fissione stanno chiudendo i battenti, perché l'energia prodotta dai sistemi fossili è diventata più costosa di quella proveniente da gas e rinnovabili. L'energia pulita, quindi, conviene. E non solo per ragioni etiche, ma anche economiche. Recentemente alcuni ricercatori britannici della School of Ocean Sciences hanno ipotizzato la costruzione di centrali mareamotrici che, attraverso lagune e dighe, trarrebbero energia elettrica dalle maree oceaniche. Con questo sistema ogni anno potrebbe coprire addirittura un terzo del fabbisogno globale, pari a 5792 TWh. Anche la Columbia University di New York sta lavorando a una tecnologia capacd di ottenere idrogeno dall'acqua marina , attraverso un sofisticato processo di elettrolisi, supportato dell'energia solare. Grazie all'impiego dell'Inte